Faq

Domande e risposte

I fondi chiusi hanno un patrimonio che è definito all'atto della sua costituzione e non è variabile in qualsiasi momento: di conseguenza possono essere sottoscritti solo in un certo lasso di tempo ed il rimborso è effettuato solo alla scadenza del fondo. Queste caratteristiche lo rendono uno strumento più rischioso e meno liquido rispetto ai fondi aperti, e più adatto ad un investimento speculativo e di medio lungo-periodo. L’investimento in un fondo chiuso può infatti essere interpretato in ottica di diversificazione del portafoglio ed ottimizzazione della relazione rischio-rendimento. Le attese sui rendimenti saranno poi più o meno elevate, in relazione alla scelta delle imprese su cui investire.

Nella gestione dei fondi mobiliari chiusi, la società di gestione del risparmio opera generalmente su titoli di capitale non quotati. Il processo di acquisizione e negoziazione delle partecipazioni è pertanto strettamente bilaterale e sarebbe difficile stabilire un confronto significativo con altri indicatori di rendimento.

L’indipendenza patrimoniale del fondo deriva dal divieto di compiere su di esso qualsiasi azione esecutiva da parte di eventuali creditori della società, o della banca depositaria. I creditori dei singoli investitori, potranno invece rivalersi sulle rispettive quote di partecipazione, lasciando inalterato il patrimonio del fondo.
In nessun caso la società di gestione potrà utilizzare i beni di pertinenza dei fondi gestiti.

Alla Banca Depositaria è affidata la custodia degli strumenti finanziari e delle disponibilità liquide dei fondi comuni di investimento. La Banca Depositaria riveste funzioni di garanzia e controllo, accerta la legittimità delle operazioni di emissione, rimborso, calcolo del valore delle quote, destinazione dei redditi del fondo.

I fondi comuni di investimento sono collocati tramite i Gestori, Private Banker, i Promotori Finanziari di Credito Emiliano e Banca Euromobiliare.
Un fondo d'investimento si può sottoscrivere previa presa visione del Prospetto Informativo, che ne riporta tutte le caratteristiche e fornisce le informazioni necessarie, con la successiva compilazione di un modulo di sottoscrizione ed il versamento dell'importo che si desidera investire tramite bonifico bancario.

Il Prospetto Informativo di un fondo è il documento che la Società di Gestione deve obbligatoriamente redigere e consegnare a chi intende sottoscrivere un fondo. Tale documento contiene le indicazioni relative alla politica di investimento del fondo, ai compiti ed alle responsabilità della Società di Gestione e della Banca Depositaria, all'acquisto delle quote, ai costi del fondo (commissioni di sottoscrizione, di rimborso, di gestione, di performance, di switch).

La valutazione della quota viene effettuata entro 30 gg dalla fine di ogni semestre, pubblicata su “Il Sole 24 ore” e sul sito internet della società di gestione il 1 marzo e il 1 settembre.

Solo dopo 3-5 anni, con l’incremento del valore QUOTA. Il sottoscrittore che investe in un fondo di Private Equity deve essere consapevole che si tratta di un investimento di medio-lungo periodo. Le partecipazioni sono valutate al costo e solo al momento della dismissione originano plusvalenze che determinano l’incremento di valore della quota. Per il calcolo del rendimento è sufficiente rapportare l’incremento quota al rispettivo valore nominale sottoscritto.

Il prospetto informativo e i rendiconti di gestione riportano le indicazioni e il dettaglio relativo al calcolo delle commissioni applicate.

Solo al momento della scadenza del Fondo. Negli altri casi occorre cercare privatamente una controparte, non esiste un mercato secondario su cui rivendere le quote.